Il modo migliore che abbiamo trovato per augurarvi buon anno è farvi sapere che ci siamo e che continuiamo ad impegnarci per Ascea, ognuno con gli strumenti a propria disposizione.
Semplicemente auguri, da tutti noi.
Nuovo anno, tempo di bilanci. Passato il tempo degli auguri e dei festeggiamenti, arriva sempre il momento di fare i conti con la realtà. L’anno appena trascorso è stato un anno complicato: il terrorismo internazionale, la crisi dei migranti in Europa, il fallimento della Grecia, la crisi economica nazionale. Tutti hanno subito i contraccolpi di questi eventi, nessuno ne è uscito indenne.
Anche per il Comune di Ascea è stato un anno difficile. E il bilancio è tristemente negativo.
Ricorderemo il 2015 per il concorso farsa dei vigili urbani, i discutibili patti di collaborazione, i lavori per la mitigazione dell’erosione costiera iniziati e mai conclusi, l’aumento delle tasse e l’introduzione della tassa di soggiorno.
Di buono ci lascia il ricordo della tappa del Meeting del Mare ad Ascea, unico grande evento dell’estate, e l’inizio dei lavori di riqualificazione della scogliera e dei percorsi naturalistici da parte del Parco Nazionale del Cilento.
Vogliamo provare a raccontarvi quello che i nostri amministratori cercano attentamente di nascondere: vogliamo farvi i conti in tasca, con particolare riferimento alle tasse.
Del concorso dei vigili urbani e dei patti di collaborazione si è parlato fin troppo, creando parecchia confusione. Attendiamo fiduciosi gli sviluppi dei ricorsi in atto, affinché venga fatta chiarezza e giustizia.
Nel 2015, per il secondo anno consecutivo, l’amministrazione comunale di Ascea ha aumentato le tasse.
Per legge è istituita una imposta comunale unica (IUC) composta da tre distinti prelievi:
– l’IMU (imposta municipale unica) per la proprietà di un immobile
– la TASI (tassa sui servizi indivisibili) a copertura dei servizi municipali erogati dal comune come la pubblica illuminazione, marciapiedi, etc.
– la TARI (tassa sui rifiuti) destinata alla copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti.
Tutte le aliquote e le tariffe vengono calcolate a partire dal valore catastale dell’immobile.
Relativamente all’IMU, quest’anno sono state confermate le aliquote del 2014, con un aumento per le seconde case (categorie catastali da A/01 a A/09) dello 0,3 per mille, dal 8,5 per mille al 8,8 per mille. Tale aumento si è reso necessario per far fronte alla riduzione di circa 115.000 € di trasferimenti statali relativi al Fondo di Solidarietà Comunale.
In merito alla TASI, introdotta nel 2014, è rimasta invariata l’aliquota dell’1,5 per mille sul valore catastale dell’immobile (anche per le prime case), ma sono state cancellate tutte le forme di agevolazione o esenzione dal tributo. Di fatto, equivale ad un aumento.
Per quanto riguarda la TARI, nonostante la nuova gara per l’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti abbia portato un risparmio di circa 300.000 € rispetto al passato, il costo complessivo del servizio è rimasto invariato, e con esso le tariffe. Inoltre, l’incapacità di organizzare la procedura amministrativa di riscossione entro i termini previsti dal regolamento ha provocato uno slittamento nelle scadenze. L’ultima rata, il cui pagamento era inizialmente previsto entro Giugno, poi prorogato entro il 5 Novembre 2015, non è stata ancora inviata ai cittadini e dovrà essere pagata nel corso del 2016.
Per chi volesse approfondire, tutte le nostre considerazioni relative al consiglio comunale di approvazione del bilancio previsionale 2015 le trovate qui.
Un capitolo a parte merita l’imposta di soggiorno. Introdotta per la prima volta nella storia di Ascea, ha avuto un parto travagliato: il regolamento per la sua applicazione è stato portato tre volte in consiglio comunale prima di essere definitivamente approvato. Poteva essere una buona opportunità per raccogliere risorse esterne da destinare al miglioramento dell’offerta e dei servizi legati al turismo, invece si è rivelata un bidone. Concepita per essere pagata dai turisti che alloggiano presso le strutture ricettive, si è presto trasformata in una nuova tassa sulla casa per i proprietari di immobili destinati a case e appartamenti per vacanze, un ibrido illegittimo che prevede il pagamento diretto dell’imposta da parte dei proprietari e non del turista, per di più in anticipo.
Ad oggi quello che sappiamo è che sono stati incassati circa 100.000 €, rispetto ai 250.000 € inizialmente previsti, e nessuno ricorda che uso ne sia stato fatto. Sappiamo solo che più di un terzo del totale, circa 35.000 €, sono stati utilizzati per un servizio navetta di dubbia utilità e il resto distribuito qua e la senza veri effetti sul territorio. Abbiamo chiesto una relazione dettagliata sull’impiego delle somme raccolte che meriterà ulteriori approfondimenti.
Un’amministrazione che non trova alternative all’aumento della tassazione verso i cittadini per riequilibrare il bilancio è un’amministrazione inefficiente.
Oltre al danno, la beffa: l’amministrazione avrebbe dovuto pubblicare entro il 28 Ottobre 2015 le delibere di approvazione delle nuove aliquote sul portale del Ministero delle Finanze. In caso di mancata pubblicazione entro la data prevista, si applicano per legge le aliquote dell’anno precedente. Il Comune di Ascea ha pubblicato le delibere fuori tempo massimo, in data 5 Novembre 2015. Vedere per credere.
A causa di questa “leggerezza”, il Comune di Ascea non incasserà le somme derivanti da questi aumenti (aumento dell’IMU e abolizione delle agevolazioni sulla TASI), ovvero la cifra necessaria alla compensazione del Fondo di Solidarietà Comunale. Considerando che la nuova legge di stabilità prevede l’abolizione della TASI sulla prima casa, che sarà necessario rimediare alle mancate entrate dell’anno passato e che la seconda rata delle TARI verrà recapitata nel corso del nuovo anno, aspettiamoci un 2016 davvero “salato“.
Noi ricordiamo chiaramente le promesse elettorali della lista “Cambiamo Ascea”:
meno tasse, esperienza amministrativa, trasparenza e legalità.
Se per meno tasse intendiamo il secondo aumento consecutivo delle tasse sulla casa in due anni, fino quasi al raggiungimento del massimo previsto per legge sulle seconde case (il 10,3 per mille a fronte di un valore massimo previsto per legge del 10,6 per mille), l’introduzione della tassa di soggiorno con imposizione diretta verso i proprietari delle case vacanze e l’eliminazione di qualsiasi forma di agevolazione o esenzione sulla TASI, allora abbiamo fatto male i conti.
Se per esperienza amministrativa intendiamo l’incapacità di pubblicare in tempo le delibere relative alle nuove aliquote sul portale del Ministero delle Finanze, rispettando una semplice scadenza ed esponendo il comune ad un potenziale buco di bilancio di circa 115.000 €, allora abbiamo interpretato male.
Se per trasparenza intendiamo l’assegnazione di risorse pubbliche mediante i patti di collaborazione, con valutazioni monocratiche totalmente discrezionali e non basate sulla qualità delle proposte presentate, aggirando i meccanismi di evidenza pubblica e le normative vigenti, allora abbiamo dei pregiudizi.
Se per legalità intendiamo la preparazione, l’organizzazione e lo svolgimento del concorso per l’assunzione dei vigili urbani ad Ascea, con tutte le polemiche scaturite, il risalto negativo sulla stampa nazionale e un contraddittorio ancora in corso tra i partecipanti ed il comune, allora ci siamo persi qualcosa.
Il lavoro di una amministrazione dovrebbe essere valutato in base ai risultati e non sui proclami.
Il tempo è maturo per valutare i primi risultati e, fino ad oggi, possiamo affermare con certezza che questa amministrazione ha tradito gli impegni assunti con i cittadini.
Buon anno e… buone tasse a tutti.