Da ieri ad Ascea si rincorrono voci circa le indagini che hanno interessato i componenti della giunta comunale. Alcune verosimili, altre surreali.
Quello che è successo ieri è solo l’epilogo di una brutta storia, ovvero il concorso dei vigili urbani. Fare chiarezza è un atto dovuto. E se ci sono delle responsabilità, queste dovrà verificarle la magistratura sulla base delle prove, degli atti e dei documenti acquisiti. Non è il momento di fare ipotesi o produrre accuse contro singoli, per rispetto verso le persone interessate dalla vicenda.
Noi riteniamo che, prima ancora delle responsabilità personali dei singoli, esista un problema di responsabilità politica rispetto a quanto accaduto.
Di fronte ad una sentenza definitiva di annullamento del concorso da parte del TAR che certificava gravi irregolarità nello svolgimento del concorso, in quanto “si ritiene gravemente compromessa la trasparenza della procedura concorsuale” e “il principio dell’anonimato deve ritenersi di carattere assoluto e cogente, insuscettibile di essere derogato anche in assenza di profili di discrezionalità valutativa in capo alla commissione giudicatrice”, un’amministrazione responsabile avrebbe dovuto prendere atto della sentenza ed annullare il concorso, nell’interesse di tutti e nel rispetto della legalità. Invece ha deciso di confermare in servizio gli interessati e di procedere al ricorso in Consiglio di Stato, prolungando questa agonia che porta ancora una volta Ascea all’onore delle cronache per fatti negativi.
Sinceramente non si capisce come il sindaco possa affermare, ancora oggi, che lui stesso avrebbe segnalato agli organi competenti anomalie nello svolgimento del concorso. Se ha riscontrato delle irregolarità, perché non ha semplicemente annullato il concorso? Perchè non si prende atto della decisione del TAR e si applica la sentenza? E’ stato appena annullato un concorso per l’assunzione di un impiegato per l’ufficio demografico, cosa impedisce di fare la stessa cosa con il concorso dei vigili urbani?
Tante domande senza una risposta. E la storia continua…