Diversi cittadini ci hanno segnalato di avere ricevuto avvisi di accertamento relativi alla riscossione dei tributi locali (TARI, TARSU, TARES, ICI, IMU, TASI) per posizioni già chiarite in passato.
La causa? L’amministrazione ha deciso di cambiare l’azienda incaricata dell’attività di riscossione.
Cosa sta succedendo? Nel passaggio da una società di accertamento all’altra, e quindi da un software all’altro, non tutte le informazioni sono andate al loro posto.
Il risultato? Alcune posizioni che erano state precedentemente chiarite ora non risultano più tali a causa dei problemi di trasferimento dei dati.
La ragione? Ogni azienda ha i propri metodi, le proprie procedure, ma soprattutto i propri strumenti. Gran parte delle attività di accertamento dei tributi oggi vengono svolte mediante software dedicati alla gestione dei dati, che cambiano da azienda ad azienda.
L’attività di accertamento e riscossione dei tributi può essere svolta autonomamente dall’ente comunale o essere affidata all’esterno a soggetti privati abilitati. Non ritenendo il Comune adeguatamente strutturato in termini di risorse e competenze, l’amministrazione Rizzo aveva già provveduto all’esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione coattiva dei tributi incaricando la società Assoservizi srl con delibera n. 4/2010. In quel caso, la concessione veniva configurata come un appalto, e pertanto il Comune manteneva la gestione del servizio.
E così, come se fosse necessario tracciare un solco tra il passato ed il presente ogni volta che una amministrazione cambia, lasciando al di la del fossato tutto ciò che era stato fatto, l’attuale amministrazione ha ritenuto di dover procedere ad un nuovo affidamento, questa volta esternalizzando completamente il servizio a terzi con delibera di consiglio comunale n. 21 del 14 Agosto 2015.
Sarà per la pretesa di qualsiasi amministratore di avere una risposta migliore ad ogni problema, o forse per il semplice gusto di cambiare per cancellare il passato.
Con successiva determinazione n.3 del 21/01/2016 il Comune ha affidato in concessione i servizi di accertamento dei tributi per gli anni 2016-2018 all’azienda Gamma Tributi srl per un costo complessivo stimato di 187.200,00 €, ovvero 32 € per abitante.
Come risulta dalla determina di cui sopra, una delle principali ragioni della scelta della suddetta società sarebbe stata l’immediata operatività del progetto, dato che “Gamma Tributi srl vanta una rilevante esperienza nella gestione del software della Halley di cui attualmente è dotato l’ufficio tributi del Comune, evitando il travaso dei dati su altri applicativi con tutte le problematiche che questo comporterebbe”.
Quello che non dice la determina è che, nel frattempo, l’attuale amministrazione aveva provveduto autonomamente a cambiare il software degli uffici, da altro fornitore ad Halley, con un ulteriore costo per l’acquisto del software e la migrazione dei dati. I problemi di allineamento dei dati derivano da questo passaggio.
Quindi, consapevoli dei problemi connessi al cambio dei software procedevano comunque al cambio degli stessi, per poi giustificare la scelta della nuova azienda sulla base di un ipotetico quanto surreale superamento degli stessi problemi da loro generati.
Peccato che tra la delibera di consiglio e i primi accertamenti notificati sia passato quasi un anno e mezzo. Adesso, purtroppo, toccherà ai cittadini chiarire nuovamente le proprie posizioni e risolvere le inefficienze della macchina organizzativa comunale.
E così, come con la tela di Penelope, ci ritroviamo a fare e disfare, per poi rifare nuovamente. Ed ogni volta altro tempo, nuovi costi e i soliti problemi.